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25
Ottobre
2016

“Diversamente abili”, “speciali” LHM!

“Diversamente abili”, “speciali”: a Lodi domenica saranno semplicemente corridori. E porteranno messaggi importanti. La Laus Half Marathon che tra cinque giorni invaderà di colori e di atleti Lodi e Montanaso (a proposito, si è superata quota 1300 e si potrà aderire fino alle 24 di giovedì) vedrà raddoppiare rispetto a un anno fa la presenza in gara della No Limits.

Nel 2015 Stefano Codega, reduce dal titolo mondiale Special Olympics (atleti con disabilità intellettive) nella specialità a Los Angeles, demolì a Lodi il proprio primato personale con 1 ora 42’35” (sarebbe poi sceso a 1h39’51” il 13 marzo 2016 a Brescia): domenica Codega, 32 anni, sarà ancora in gara, stavolta affiancato dal compagno di allenamenti Andrea Abbiati. «Andrea ha chiuso senza problemi la “Lodi che corre” (corsa non competitiva, ndr) sulla distanza dei 14 km: lì abbiamo capito che poteva completare una mezza maratona» spiega Alessandra Sanna, presidente della No Limits: per lui l’obiettivo primario del debutto sui 21,097 km è completare la prova.

Per Codega e per Abbiati (classe 1969, anch’egli di Dresano e anch’egli alfiere No Limits di lunga data) la corsa è un inno all’autonomia utilissimo anche (in prospettiva) nella vita di tutti i giorni. «Il lunedì e il giovedì si allenano in pista – racconta Laura Zacchetti, che con Sanna allena i due atleti – facendo ripetute, allunghi, tecnica, ma negli altri giorni escono da soli vicino a casa a svolgere lavori di fondo in pieno autonomia. Sono molto bravi e molto costanti».

La novità assoluta della Laus Half Marathon 2016 è però rappresentata dall’adesione di Rare Partners. L’associazione, realtà scientifica no profit che ha come obiettivo trasformare i risultati della ricerca in terapie per i pazienti, ha di recente lanciato il progetto “Run4Usher”, legato a una malattia rara come la sindrome di Usher, che provoca sordità e perdita graduale della vista.

Di questa patologia soffre Alessandro Mennella, 32 anni, in gara nella mezza di Lodi ma già in grado in passato di completare competizioni di nuoto e di triathlon e pure (nel 2015 a Firenze) una maratona: l’atleta, originario di Genova e in possesso di due lauree, correrà affiancato da sei accompagnatori. Ponendo una mano sulla spalla dell’accompagnatore che lo precede Mennella completerà i 21,097 km con l’auspicio di migliorare il proprio primato da un’ora e 44 minuti.

«Da due anni abbiamo abbracciato il mondo dello sport – le parole di Marcella Zaccariello, responsabile di fundraising e comunicazione per Rare Partners – con lo scopo di raccogliere fondi e soprattutto sensibilizzare: il tempo è una dimensione cruciale nella corsa ma anche nella ricerca».

Vale per tutti i corridori e anche, ovviamente, per Alessandro Mennella.

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