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27
Ottobre
2016

La “mezza” di Nettuno e Sanfratello: un esperimento, ma solo per divertirsi

Specialisti delle prove multiple, entrambi non inseguono tempo o piazzamento ma gareggeranno per sfizio

Dal decathlon e dall’icosathlon alla mezza maratona: la forma non è quella dei giorni più fulgidi, l’età non è più verdissima, ma la voglia di compiere “imprese” è rimasta lamedesima. Federico Nettuno e Ivan Sanfratello sono i decatleti più conosciuti nel Lodigiano.

La loro vita sportiva è trascorsa in specialità decisamente tecniche, tra ostacoli, sprint, salti e lanci, ma domenica entrambi si regaleranno una sostanziosa divagazione sul tema: la Laus Half Marathon.

Tra le prove multiple e i 21,097 km c’è (tecnicamente) di mezzo il mare, ma a spingere i due esperti atleti lodigiani (40 anni per Nettuno, 37 per Sanfratello) verso la corsa (con la supervisione tecnica di Alberto Bassanini) sono state in primis la curiosità e la voglia di divertirsi: «Non abbiamo obiettivi agonistici a breve termine nell’attività Master – racconta Nettuno, docente di educazione fisica alla scuola media Fusari di Castiglione e responsabile tecnicodel settore giovanile della Fanfulla – e abbiamo sceltodiprovarequesta esperienza: vivrò la mezza maratona di Lodi dalla pancia del gruppo, con l’obiettivo di non avere fastidi al ginocchio e di portarla in fondo. L’atletica è fatta anche per divertirsi, non solo per ottenere piazzamenti o tempi».

E se Nettuno vanta già un’esperienza inuna “mezza” (a Pavia nel 2004 corse in 1h30’07”: «Ma non ci andrò neanche vicino, allora ero molto più giovane»), per Sanfratello, bronzo europeo indoor da Master nel salto in alto, l’esperienza non ha precedenti: «È una scommessa – spiega l’altista -, la affronteremo con tenacia sperando di chiudere sotto le due ore: non ho mai corso una gara oltre i 10mila metri, che disputai come specialità conclusiva degli Europei di icosathlon nel 2006. Quella  fu una grande prova di forza di volontà che mi tornerà utile pure domenica ».

Nella rassegna continentale delle “20 fatiche” ospitata dalla tedesca Scheessel dieci anni fa Sanfratello chiuse ottavo, mentre Nettuno con la sesta piazza ottenne anche un record italiano che sarebbe durato fino al 2014: quella trasferta fu poi fondamentale per far germogliare a Lodi il seme di una prova multipla “estrema”. Nettuno e Sanfratello, i “gemelli diversi” delle prove multiple giallo rosse nello scorso decennio, non saranno però i soli reduci da un icosathlon a prendere parte alla Laus Half Marathon: tra i 13 atleti della Fanfulla iscritti alla gara di domenica c’è anche Mattia Guzzi, che un Europeo nelle prove multiple “maxi” lo affrontò due anni fa proprio a Lodi chiudendo quarto nella categoria Seniores: «Punto a fareuna gara regolare, anonarrivare al traguardo “cotto”; grazie alla preparazione per la “mezza” ho imparato a correre meglio dal lato tecnico, è un regalo per i miei 33 anni».

Nell’atletica non si finisce mai di imparare…e di divertirsi.

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