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28
Ottobre
2016

Lodi si veste di azzurro con il talento Guerniche e il “camoscio” Bani

Bagliori azzurri alla Laus Half Marathon. La mezza maratona di Lodi avrà l’onore di vedere domenica tra i “big” due atleti che hanno vestito quest’anno la maglia della Nazionale. Al maschile il faro è Omar Guerniche: tesserato per il Cus Pro Patria Milano, residente a Presezzo (Bergamo), dove è nato 21 anni fa da genitori di origini marocchine, Guerniche vanta quattro presenze in azzurro, l’ultima solo 19 giorni fa nel confronto Francia-Italia Under 23 nella 10 km su strada a Rennes. Campione italiano Promesse in carica nella specialità, a Lodi dopodomani svolgerà soprattutto un test: «Sarà una verifica in vista dei cross – spiega l’atleta -.

In novembre disputerò due prove di selezione per gli Europei di corsa campestre, per la Nazionale Under 23 siamo in nove per tre posti: è dura ma ci provo». Omar con 1 ora 05’29” di personale è l’atleta col miglior crono tra i partenti ma molto dipenderà da come si snoderà la corsa: «Dipende da che ritmo imporranno gli altri “big”, io di certo non mi tirerò indietro e proverò a vincere ma sicuramente non mi metterò a fare da “locomotiva” almeno all’inizio». Importante, anche nell’ottica del crono finale, sarà quindi con ogni probabilità l’andatura imposta da Tariq Bamaarouf, l’atleta marocchino che assieme a Guerniche detiene i galloni di favorito.

Il bergamasco in cantiere ha soprattutto un sogno per il 2017: «Ci saranno gli Europei Under 23 su pista in Polonia, spero in un colpaccio da medaglia sui 10.000». Per raggiungerlo si allena con Giorgio Rondelli a Milano assieme tra gli altri ad Ahmed El Mazoury, campione italiano Assoluto e ottavo agli Europei di Amsterdam nei 10.000 metri quest’anno: El Mazoury peraltro aveva in programma di correre a Lodi ma è stato stoppato dai regolamenti (rientra tra gli atleti “elite”, i quali possono partecipare solo a corse su strada di rango nazionale).

Se Guerniche è quasi un predestinato del tutto diversa è l’estrazione agonistica di Barbara Bani. Bresciana della Franciacorta, 30 anni, la portacolori della New Athletics Sulzano ha iniziato a correre solo quattro anni orsono dopo aver praticato calcio e pallavolo a livello amatoriale: «Col senno di poi avrei iniziato prima, correre rende più forti anche di testa» dice lei.

Ne ha ben donde: quest’anno sono arrivati il secondo posto al Val Bregaglia Trail di Chiavenna, il terzo al Giir di Mont in Valsassina (dove nel 2017 si svolgeranno i Mondiali di corsa in montagna), il quarto ai tricolori di trail corto e il settimo ai campionati italiani di corsa in montagna lunghe distanze.

È proprio in questa specialità che ha debuttato in azzurro: nella rassegna mondiale di Podbro (Slovenia), 42 km per 2800 metri di dislivello, è giunta 19esima. Per lei la Laus Half Marathon è (quasi) uno sprint: «Mi farà capire a che punto sono sul ritmo, sicuramente vorrei migliorare il personale di 1h22’37”.

Anche le mezze sono una buona preparazione per la montagna». Per l’atleta che nella vita di tutti i giorni è operaia l’approccio all’atletica è però soprattutto quello dei “camosci”: «Si fa fatica in posti meravigliosi, spesso immersi nel silenzio, circondati da colori e anche profumi unici: sono emozioni che ti restano nel cuore». Emozioni che domenica porterà anche in pianura.

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